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sabato 18 dicembre 2010

Parte seconda: la scomparsa e l'omicidio. Cronologia dei fatti


I FATTI
 26 agosto 2010 

Quella mattina Sarah si accorda con Sabrina per andare al mare nel primo pomeriggio. Sarah esce da casa per recarsi in via Deledda, numero civico 22, a poco più di settecento metri, che si coprono a piedi in 5-6 minuti. Indossa una maglietta rosa con disegnato il coniglietto di Playboy, pantaloncini rosa, infradito nere. Al collo ha un laccio nero con un ciondolo d'argento a forma di scoiattolo e una collanina con un teschio di strass rosa. Reca con sé un cellulare Vodafone 735 con cuffia stereo, una sacca di stoffa nera, un telo da mare e un caricabatterie. Pare che avesse l'abitudine di camminare spedita ascoltando la musica con le cuffie.
Ecco il percorso che di solito seguiva:



 clicca su immagine per ingrandirla


Riepilogando:
S. esce di casa alle ore 14:30.
S. viene avvistata alle ore 14:33 ne i pressi dell'incrocio fra via Kennedy e via Raffaello da una coppia che in auto si dirige verso la costa.
Alle 14:40 S. non risponde al cellulare.
Alle 14:42 il cellulare di S. risulterà spento.

Nei giorni a seguire si seguiranno diverse piste. Si valuta la possibilità di una fuga volontaria, si prende in considerazione la possibilità di un incontro con qualcuno conosciuto tramite chat internet. Le ricerche di Sarah proseguono per giorni utilizzando unità cinofile, elicotteri, setacciando la campagna. Nulla da fae. La ragazza è scomparsa nel nulla.

29 settembre 2010

Michele Misseri, zio di Sarah e padre di Sabrina, ritrova il cellulare della nipote in modo del tutto casuale. Racconta che era andato a recuperare un cacciavite in contrada “Tumani” dove il giorno prima con altre persone aveva lavorato per pulire dalle foglie il terreno. Ne avevano fatto un bel mucchio e poi le avevano bruciate. Proprio fra la cenere oramai fredda aveva rinvenuto un telefonino mezzo bruciacchiato che da alcuni piccoli orpelli aveva identificato come appartenente a Sarah, per averne conferma chiede la descrizione a sua figlia Sabrina. Il codice Imei confermerà che si tratta proprio del cellulare della ragazza scomparsa. Ombre di sospetto di addensano su Michele Misseri. Ma a difenderlo è in prima persona proprio concetta serrano, madre di Sarah, che lo descrive come una persona del tutto mite e priva di qualsivoglia cattiveria.

07 ottobre 2010

Michele Misseri confessa l'omicidio della nipote. Riferisce che è rimasto intrigato nel vederla vestita con i pantaloncini per cui ha tentato un approccio sessuale che la ragazzina ha rifiutato con sdegno. A quel punto non ci ha visto più e l’ha strangolata con una corda. Il tutto è avvenuto nel garage di casa sua. Quel giorno stesso ne ha occultato il corpo nella medesima contrada dove è stato ritrovato il cellulare. Prima però, compie un gesto esecrabile. Ne violenta il cadavere. Ecco cosa dichiara:
I VERBALI DELLA PRIMA CONFESSIONE DI MICHELE MISSERI
PM: Ma lei quando ha visto Sarah? Mentre stava scendendo o quando ha detto zio?
MISSERI: No, quando ha detto zio
PM: Ah, ho capito. Quando ha detto zio lei ha alzato la testa e ha visto Sarah
MISSERI: e ho visto Sarah, poi non so quello che mi è successo, Sarah si è girata di spalla
PM: perché si è girata di spalle?
MISSERI. Non lo so
PM: doveva risalire, doveva prendere qualcosa?
MISSERI: forse stavo guardando, si è girata, e io ho preso un pezzo di corda e l’ho attorcigliata al collo
PM: sì
MISSERI: e dopo cinque minuti
PM: ha stretto forte? Ha stretto forte?
MISSERI: sì
PM: dopodiché quando si è reso conto che era esanime a terra, cosa ha fatto?
MISSERI: ho preso la macchina, ho aperto il portone...
PM: no, poi arriviamo alla macchina. Lei questa corda l’ha lasciata attaccata al collo e gliel’ha tolta?
MISSERI: no, l’ho tolta
PM: e dove l’ha messa?
MISSERI: e poi l’ho fatta sparire
(...)
PM: prima di depositare Sarah in quel pozzo dove ci ha portato e ci ha fatto vedere e ritrovare il cadavere, cosa ha fatto?
MISSERI: l’ho portato sotto l’albero di fico di mio padre
PM: che quanto è distante dal posto dove ha abbandonato poi Sarah?
MISSERI: trecento metri
PM: con la macchina è andato proprio sotto l’albero di fico?
MISSERI: non si vedeva
PM: ho capito, quindi la macchina era nascosta dall’albero di fico? Cosa ha fatto, ha spento il motore della macchina?
MISSERI: sì
PM: ed è sceso
MISSERI: sì
PM: ha aperto il cofano di dietro? Cosa ha fatto?
MISSERI: ho sceso Sarah a terra e l’ho spogliata
PM: l’ha scesa, l’ha presa in braccio così
MISSERI: sì, in braccio, sì sì
PM: e l’ha portata immediatamente dietro il parafango posteriore?
MISSERI: a terra
PM: o l’ha messa di lato alla macchina
MISSERI: a terra, a terra
PM: e che cosa ha fatto?
MISSERI: e l’ho violentata
PM: quando lei è arrivato a decidere di buttarla nel pozzo
MISSERI: si
PM:...ha rivestito Sarah, quindi si è..
MISSERI: l’ho rivestita prima sì
PM: l’ha rivestita prima di ripartire dal luogo della violenza
MISSERI: sì
PM: perché ha deciso poi di spogliarla di nuovo e di buttarla nel pozzo e non l’ha buttata con tutti i vestiti
MISSERI: per bruciare tutte le robe, i vestiti, le cose
PM: e perché? Che cosa cambia se ha i vestiti o non ce li ha?
MISSERI: ah, in quel momento mi è venuto così
(...)
PM: per indicare il luogo dove Sarah è stata buttata cosa ha fatto?
MISSERI: prima ho messo un po’ di paglia sopra, penso che l’avete vista
PM: sì
MISSERI: poi ho messo un ceppo della vigna, poi ho messo una pietra che stava alle spalle
PM: ma un tufo o una pietra, che cos’era?
MISSERI: tufo era tufo
PM: tufo che si trovava lì
MISSERI: l’ho preso dalla strada
PM: Quando lei ha lasciato lì Sarah ha messo il ceppo, l’ha cosa.. cosa ha fatto?
MISSERI: ho fatto qualche Ave Maria, il segno della croce
PM: e se n’è andato?
MISSERI: e me ne sono andato.

15 ottobre 2010

Michele Misseri dà un’altra versione dei fatti che questa volta vede coinvolta sua figlia Sabrina. Egli afferma che il movente dell’omicidio è sempre da far risalire alle sue molestie nei confronti della nipote. Per farla tacere pensano di dalr una lezione stringendole una corda intorno al collo. Ma Michele  stringe oltre il dovuto e la ragazza muore. L’idea di punirla, sarebbe stata di Sabrina.

Ecco cosa dichiara:

VERBALE DELLA SECONDA CONFESSIONE DI MICHELE MISSERI

PM MARIANO BUCCOLIERO: ... chi porta Sarah nel garage, Miche'? 
MICHELE MISSERI: L'ha portata Sabrina (...) Forse Sabrina l'ha portata giù per verificare il fatto che io avevo messo la mano. 
PM: Sì, quindi qualche giorno prima che avevi messo la mano sul sedere di Sarah.  
MICHELE MISSERI: S, a quel punto non ci ho visto più e l'ho legata.  
PM: Quindi è scoppiato un litigio giù? 
MICHELE MISSERI: Sì. (...)  
PM: Cioè Sabrina non ci credeva? (...) Sarah invece diceva che era vero questo fatto.  
MICHELE MISSERI: Sì.  
PM: E quindi poi, quando è arrivata a casa, Sarah ha visto prima Sabrina, quindi è passata dal cancelletto, è entrata dentro e ha incontrato Sabrina: è così, Michele?  
MICHELE MISSERI: Sì (...)  
PM: Sarah voleva venire nel garage, voleva chiarire pure lei o lei si rifiutava?  
MICHELE MISSERI: Si rifiutava. (...)  
PM: E come è stata portata Sarah da Sabrina, in che modo è riuscita a portarla?  
MICHELE MISSERI: L'ha portata così malamente (...) con la forza (...) l'ha tirata. (...)  
PM: Sarah voleva scendere nel garage? 
MICHELE MISSERI: No, non voleva scendere.  
PM: E che cosa diceva? "Lasciami stare, voglio tornare a casa"? Che cosa diceva? (...)  
MICHELE MISSERI: Diceva: "Lasciami stare e fammi andare a casa". (...) Sabrina ha detto: "no, adesso mi devi far sentire con la tua bocca cosa è successo".  
PM: S, e quindi?  
MICHELE MISSERI: E poi in quel momento io non ci ho visto più. (...) Sabrina l'ha bloccata (...)  
PM: Ma tu che cosa hai detto a loro due Miche'?  
MICHELE MISSERI: Io a loro due ho detto che non era vero (...)  
PM: ... eh ma Sarah ha detto: "è vero che c'è stata la mano sul sedere", poi?  
MICHELE MISSERI: Sì (...)  
PM: E Sabrina, quando Sarah ha detto questo, che reazione ha avuto? Si è arrabbiata con Sarah?  
MICHELE MISSERI: Si è arrabbiata con Sarah per quello che aveva detto (...) Non so se le ha dato uno schiaffo, non mi ricordo (...)  

MICHELE MISSERI: Con le mani la teneva stretta  
PM: Ma abbracciandola tutta quanta?
MICHELE MISSERI: Sì ( .. .)  
PM: E Sarah che cosa faceva Miche'?  
MICHELE MISSERI: Se ne voleva andare (...) gridava. (...) Ho detto: "lasciala andare"; ha detto [Sabrina: n.d.e.]: "no mi deve dire prima la verità cosa è successo; (...) poi in quel momento io ho perso io pazienza. (...)  
PM: ... tu quando Sabrina la teneva stretta hai messo la corda intorno al collo di Sarah?  
MICHELE MISSERI: Al collo di Sarah.  
PM: E hai stretto. 
MICHELE MISSERI: Ho stretto.  
PM: Quando tu hai stretto, Sabrina ha continuato a mantenerla stretta a Sarah?  
MICHELE MISSERI: No, si è presa paura e l'ha lasciata.  
PM: Quando l'ha lasciata? Quando tu l'avevi già stretta?  
MICHELE MISSERI: Quando la stavo stringendo. (...) Sabrina ha detto: "lascia stare ora l'ammazzi eh ... " (...) mi ha detto: "finiscila"; però la forza che avevo io era troppa... (...)  
PM: ... per quanto tempo Sabrina ha continuato a tenerla stretta, mentre tu le attorcigliavi la corda al collo? 
MICHELE MISSERI: Roba di minuti. (...)  
PM: Sabrina stava piangendo quando comunque ancora la teneva stretta a Sarah?  
MICHELE MISSERI: Sì  
PM: Quanto tempo è durata questa azione Miche'?  
MICHELE MISSERI: Non so, saranno stati cinque, sei minuti. (...) [poi] Sabrina si è presa paura e se ne è andata sopra, io l'ho coperta con un cartone. (...). 

PM: ... quando Sabrina stava stringendo, abbracciandola quasi Sarah, va bene, in quel momento Sarah stava piangendo?
MICHELE MISSERI: In quel momento sì (...)
MICHELE MISSERI: [Sabrina] La teneva con le braccia, poi se ne voleva andare che si è girata, in quel momento l'ho messa ...
PM: Però lei, Sabrina, in quel momento continuava comunque a tenerla stretta con le braccia
MICHELE MISSERI: Si la teneva stretta con le braccia, però il corpo di sopra era libero. (...)
PM: Ma quando stavi stringendo, Sabrina non ha cercato di fermarti?
MICHELE MISSERI: No, Sabrina si è presa pure lei paura ... (...) non ha parlato di Mariangela, solo si è scioccata e se ne andata sopra.
PM: Ma Sabrina aveva la borsa di mare, l'asciugamano oppure era scesa ...
MICHELE MISSERI: no, ce l'aveva solo Sarah. (...)
AVVOCATO: Quando ha stretto al collo la corda a Sarah, aveva intenzione di ucciderla?
MICHELE MISSERI: No, volevo darle solo una lezione. (...)
AVVOCATO: E questo perché? Te lo aveva detto Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sì (...) non si poteva sapere per gli altri (...) sapere in giro (...) in paese ...
PM: Sapere in giro il fatto che lei aveva toccato il sedere della bambina, che l'aveva molestata?
MICHELE MISSERI: Sì
PM: Perch‚ Sarah minacciava di dirlo in giro?
MICHELE MISSERI: Sì
PM: E questo qua lo ha detto Sarah a Sabrina?
MICHELE MISSERI: Sì
PM: Cioè Sabrina le ha detto: "papà vedi che dobbiamo dare una lezione a Sarah, se no quella va in giro a dire che tu l'hai molestata"?
MICHELE MISSERI: Sì
PM: ... e questo te l'ha detto lo stesso 26?
MICHELE MISSERI: Sì (...)
AVVOCATO: Quando stavi pranzando?
MICHELE MISSERI: Sì
AVVOCATO: E stavi pranzando da solo in quel momento?
MICHELE MISSERI: Sì, stavo pranzando da solo. (...)
AVVOCATO: Ma ti ha detto Sabrina di prendere la corda, Miche'?
MICHELE MISSERI: No la corda l'ho presa da me stesso. (...)
PM: ... in quella circostanza Sabrina ti ha detto che ti avrebbe portato Sarah sotto il garage?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Quindi ti ha detto, siccome doveva venire alle due e mezzo per andare a mare te la prendo io e te la porto nel garage e le diamo questa lezione.
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Ma che tipo di lezione voleva dare Sabrina? Come ha detto? "Dobbiamo dare botte, dobbiamo... ", che cosa dovevate fare?
MICHELE MISSERI: No, le volevo solo mettere la corda al collo per spaventarla. (...)
PM: ... con Sabrina avete concordato che dovevate metterle la corda al collo per spaventarla?
MICHELE MISSERI: Sì.
PM: Quindi era d'accordo Sabrina in questo discorso?
MICHELE MISSERI: Sì.
Per queste dichiarazioni del padre, Sabrina verrà arrestata.

05 novembre 2010

Michele Misseri dà un’ulteriore versione dei fatti che, questa volta, vede coinvolta nell’omicidio al sola figlia Sabrina. Lui, nel frattempo, dormiva.
Le sue dichiarazioni:
Verbale terza confessione Michele misseri
Misseri: «Dopo che ho finito di mangiare mi ha chiamato Sabrina, ha detto papà vieni in garage che è successa una cosa. Quindi sono sceso, c´era Sarah che stava a terra, stava con le mani verso il portone e aveva la corda attorcigliata al collo(…) C´era un cinta… È stato con la cinta».
Pm Buccoliero: «Liberati, finalmente».
Misseri: «Se l´è tirata Sabrina in garage …sono sceso dal portoncino…e ho visto Sarah e ho detto "Ma che hai combinato"?»
Pm Buccoliero: «A terra dove?»
Misseri: «Quando entri sul lato destro (…). Lei ha detto: "Già comunque mi stava dando pure fastidio". E io ho detto: "Mo la responsabilità me la prendo tutta io… Allora ho messo un cartone sopra , ho tolto la cinta che aveva al collo… ho messo un cartone sopra (…) Allora mi sono dato da fare per metterla nel cofano della macchina, l´ho coperta bene, ho messo una zappa sopra (….) e sono andato al pozzo».
Pm Buccoliero: «Perché hai tirato fuori il telefono dal fuoco?»
Misseri: «Perché mi sentivo in colpa: è vero che la colpa me la stavo prendendo tutta io, però io stavo morendo, allora il telefono l´ho messo davanti alla caserma dei carabinieri, se trovavano il telefono dicevo io, perché non avevo il coraggio di costituirmi… dicevo io, tutte le impronte mie stavano lì sopra, tutte stavano. Io ho pensato così».


13 novembre 2010

In base a queste dichiarazioni il Tribunale del Riesame, che si deve pronunciare sulla possibilità di scarcerazione di Sabrina, esprime parere sfavorevole. Sabrina rimane in carcere.

15 novembre 2010


In fase di incidente probatorio, il Misseri dichiara che ad uccidere la piccola Sarah è stata Sabrina. Lui ha solo occultato il corpo, conferma la violenza sul cadavere ma nega ogni partecipazione all’atto omicidiario poiché, ribadisce, in quel momento dormiva. Questa sarà la versione accreditata e tutt’ora quella ufficiale che il giudizio popolare ha accettato anche grazie alle motivazioni del Tribunale del Riesame.


22 novembre 2010

Vengono depositate le motivazioni del Tribunale del Riesame il quale dichiara che ci sarebbe pericolo di pericolo di inquinamento di prove e di fuga, ragion per cui Sabrina non può uscire dal carcere. Per la Misseri è un colpo durissimo. Adesso per la gente lei è una feroce assassina mentre Michele un poveraccio succube della famiglia e padre devoto.


Michele Misseri

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