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martedì 21 dicembre 2010

Parte nona: l'alibi di Michele Misseri

ALIBI

Sabrina Misseri non dice tutta la verità. Bisogna però vedere se non la dice da colpevole o da innocente. Mi spiego, quando Sabrina viene interrogata lei sa che il padre la sta accusando di omicidio per cui forse cerca di giustificare tutti i suoi movimenti. Tanto più che il tono degli inquirenti, nei suoi confronti, è molto, molto intimidatorio. Mentre con Michele Misseri il tono è pacato, quasi comprensivo, gli fanno dire quello che vogliono addirittura gli suggeriscono le risposte. Insomma, gli fanno intendere che secondo loro qualcosa non torna e forse non c’entra con l’omicidio. Sono loro, mi pare a suggerirgli che forse ha una via di fuga, e questa via di fuga richiede un sacrificio: mandare sua figlia in galera al posto suo. Ed è proprio quello che Michele fa.
Com’è stato incastrato la prima volta Michele Misseri? Lo hanno messo di fronte ad una contraddizione. Leggiamo il testo del riesame:
dichiarazioni rese dal cognato Serrano Giuseppe in relazione all’arrivo del Misseri sul fondo per raccogliere i fagiolini, alle ore 15:45 anziché alle 15:00; tabulati telefonici attestanti che il Misseri alle ore 15:25 era fuori Avetrana e in un ambito territoriale compatibile con il luogo dove aveva occultato il cadavere).
In pratica, i magistrati hanno chiesto a Misseri dove fosse quel pomeriggio del 26 agosto. Lui in un primo tempo ha sostenuto di trovarsi nel campo con il cognato a raccogliere fagiolini. Il cognato però asserisce che quel giorno Michele non è arrivato alle 15:00 come il solito, bensì alle 15:45. I magistrati sanno anche un’altra cosa, ossia che alle 15:25 si trovava fuori da Avetrana, come attestano i tabulati telefonici.
Dov’è il problema? Il problema è questo: se Michele, come al solito, alle 15:00 doveva trovarsi in questo campo è plausibile che alle 14:35 – 14:36 ancora dormisse sulla sdraio? Hanno i giudici e gli inquirenti appurato che fosse abitudine di Michele riposare fino a quell’ora? Per funzionare lo schema dell’innocenza di Michele Misseri, egli non solo deve svanire dalla scena del crimine ma deve anche ovattare la sua presenza in casa. Dunque, non è nel garage, ma in casa. Ma non basta. Anche in casa non può essere giustificato il fatto che non abbia udito nulla. Allora, dormiva. E’ un alibi debolissimo che non dovrebbe essere difficile smontare, basterebbe indagare presso le persone che lo conoscevano se era sua abitudine appisolarsi per molto tempo nel pomeriggio. Io sono convinto che egli sia andato effettivamente a riposare. Ma alle 14:30 era già sveglio, e si era recato in garage a prepararsi per qualcosa. A cercare qualcosa. Vede la nipote in short, non resiste alla tentazione e la convince a seguirlo. Lì tenta l’approccio, non riesce, per evitare uno scandalo la uccide e poi ne occulta il cadavere.
Comunque sia, egli durante l'incidente probatorio nega che quel pomeriggio dovesse recarsi a raccogliere i fagiolini. Ecco le sue asserzioni:

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ecco, quindi poi siete ritornato in Avetrana.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e siete andato dove? A raccogliere i fagiolini come avete detto la volta scorsa?
MICHELE MISSERI: i fagiolini prima, sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: bene.
MICHELE MISSERI: con mio cognato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e c’era suo cognato.
MICHELE MISSERI: sì.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: a che ora siete arrivato?
MICHELE MISSERI: quattro, quattro e mezza potevano essere.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: quattro, quattro e mezza. E vostro cognato nulla vi ha detto?
MICHELE MISSERI: no, non era... non era...
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: “Come? Avevamo appuntamento alle tre e ti sei...?”.
MICHELE MISSERI: no, non sapeva ... Allora, io ho detto “Vedi che domani forse sei da solo perché io devo andare con il trattore”.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: uhm.
MICHELE MISSERI: non era programmato che dovevo andare. Poi, visto che lui stava là, sono andato.
PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ho capito. Per raccogliere i fagiolini.
MICHELE MISSERI: i fagiolini. Che poi non è che ne ho raccolti tanti che li aveva raccolti tutti lui.

Tuttavia, questa dichiarazione è falsa. E' stato infatti proprio il cognato ad asserire che lo aspettava per le 15:00 e non si è presentato. Ma perché Misseri nega questo impegno di lavoro? Proprio per accreditare la tesi che dormiva alle 14:35, quando più o meno sua figlia sarebbe andato a svegliarlo. Invece, non dormiva affatto, era pronto per recarsi nel campo. Scende in strada, forse vorrebbe andare  a prendere la macchina ma vede sua nipote in short e modifica i suoi piani.

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